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Monologo

Io mangio asfalto, tutti i giorni, e quel catrame si è depositato qua, in fondo ai miei polmoni, in fondo al mio stomaco e mi ancora solidamente a quella che è la realtà.
Non vedi che non riesco neanche più a vomitare?
Lascio che il tempo mi scorra addosso evitando pensieri che possano ricordarmi cosa è la vita.

Spiegami, te ne prego, spiegami perché sei tornata!
Io non voglio più chiedermi cosa sia la rabbia o la felicità, sono semplici stimoli che ti riportano ad essere reale, ad essere illuso, tradito, e mi sento vecchio.

L'amore? L'odio? Stai scherzando?
Sono i più atroci dei sentimenti, perché ti fanno semplicemente illudere di essere libero.

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